Garanzia legale: il consumatore non va rimbalzato tra produttore e venditore

Un recente caso che abbiamo seguito mostra bene quanto sia importante conoscere le regole della garanzia legale.

Una nostra utente ha acquistato un refrigeratore AKAI d Spazio Conad: dopo poche settimane il prodotto ha smesso di funzionare. Quando si è rivolta al punto vendita, le è stato detto di contattare il produttore. Il produttore, a sua volta, ha rimandato al venditore. Un classico rimpallo che lascia il consumatore senza tutela.

Garanteasy ha perciò chiesto a Spazio Conad maggiori informazioni su quello che pareva da subito un caso di rimpallo di responsabilità tra produttore e venditore e Spazio Conad ci ha risposto così: “Lo scorso 18 novembre 2024 è stata pubblicata sulla Gazzetta dell’Unione Europea la direttiva 2024/2853 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2024, sulla responsabilità per danno da prodotti difettosi, che ha abrogato la direttiva 85/374/CEE. Nello specifico, si segnala che l’art. 4, n. 10 b) della direttiva 2024/2853 definisce, tra l’altro, il fabbricante come colui che “fa progettare o fabbricare un prodotto o che, apponendo il proprio nome, marchio o altre caratteristiche distintive su tale prodotto, si presenta come fabbricante”, stabilendo, poi, all’art. 8, co. 1° lett. a) che “Gli Stati membri provvedono affinché…il fabbricante di un prodotto difettoso” sia tra i soggetti responsabili del danno a norma della direttiva stessa.”

Il caso della nostra utente mette in luce una serie di errori, frequente nell’interpretazione delle norme europee e italiane. Alla richiesta di assistenza, Conad ha infatti citato la Direttiva (UE) 2024/2853, sostenendo che l’onere di fornire la garanzia ricada sul produttore.

Questa impostazione non è corretta. La Direttiva europea è un atto normativo che fissa obiettivi comuni, ma non è immediatamente applicabile: per produrre effetti diretti sui consumatori deve essere recepita negli ordinamenti nazionali. In Italia, la materia della garanzia è già regolata dal Codice del Consumo (D.lgs. 206/2005, come modificato dal 2022), che stabilisce in modo chiaro e vincolante che il primo responsabile della garanzia legale è sempre il venditore. Nel caso poi, in cui il venditore individui una responsabilità diretta del produttore, potrà agire mediante azione di Regresso, per rientrare dei costi sopportati per la risoluzione del problema, ma solo dopo avere risolto in prima persona il problema del Consumatore, mediante l’applicazione della Garanzia Legale.

Ciò significa che, in caso di difetto di conformità emerso entro due anni dall’acquisto, il consumatore ha diritto alla riparazione o sostituzione gratuita, oppure – se non possibile – alla riduzione del prezzo o alla risoluzione del contratto. Il produttore può intervenire a supporto, ma non può sostituirsi all’obbligo primario che ricade sul venditore.

Il giusto percorso, quindi, non è il rimbalzo tra cliente, produttore e distributore, bensì il riconoscimento da parte del venditore (in questo caso Spazio Conad) della propria responsabilità diretta nell’attivare la garanzia legale. Solo così il consumatore vede tutelato il suo diritto, in linea con la normativa vigente.

Grazie al nostro intervento la cliente ha risolto la questione in pochi giorni, ma resta una lezione importante: conoscere e applicare correttamente il Codice del Consumo è fondamentale per evitare disservizi e non correre rischi di essere sanzionati dall’AGCM.

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