Dopo un’attesa più lunga che in altri Paesi membri, il 23 febbraio 2023 il C.d.M ha approvato il contenuto della Norma di recepimento della Direttiva UE denominata Omnibus, che apporta alcune significative modifiche al Codice del Consumo, sull’onda di quelle entrate in vigore il 1° gennaio 2022.
Si tratta di misure che offrono migliore protezione ai Consumatori, che si sviluppano nell’ambito dell’affermazione del principio generale del “favore nei confronti del Consumatore” nell’ambito della contrattazione della vendita, nei confronti del Venditore.
Le previsioni del nuovo Decreto Legislativo riguardano appunto i contratti tra Consumatori e Venditori, per evitare clausole vessatorie, pratiche commerciali scorrette, condotte di concorrenza sleale e la diffusione di comunicazioni commerciali non veritiere. Per rafforzare la portata delle Norme vengono poi apportati correttivi al rialzo, per quanto riguarda le sanzioni applicabili ai comportamenti contrari alla Norma.
In breve, qui di seguito alcune tra le principali novità a favore dei Consumatori, specialmente in relazione alle imprese Ecommerce.
PRATICHE COMMERCIALI SLEALI TRA VENDITORI E CONSUMATORI
Viene dichiarata ingannevole la pratica di vendere un determinato bene in un Paese membro, pubblicizzandolo come uguale a quello venduto in altri Paesi, pur essendo le sue caratteristiche significativamente differenti. Sono considerate ingannevoli anche le false notizie sul venditore, oltre a quelle sul prodotto.
RECENSIONI E RACCOMANDAZIONI FALSE
Ai Venditori è vietato pubblicare recensioni dei Consumatori false, o raccomandazioni ingannevoli, sotto forma di LIKE, ad esempio sui Social Media, con l’intento di promuovere i prodotti in vendita, anche tramite il concorso di terzi. E’ ora esplicitamente vietato modificare il contenuto e il significato delle recensioni e delle raccomandazioni dei Consumatori, ad esempio pubblicando solo quelle favorevoli e omettendo quelle negative.
I Venditori dovranno anche farsi carico della responsabilità di considerare false o veritiere, le recensioni dei Consumatori che intendono pubblicare e specificare in che modo viene svolta questa attività ed è garantito il risultato.
TUTELA INDIVIDUALE DEL CONSUMATORE
I Consumatori vittime di pratiche commerciali scorrette, hanno ora la possibilità di accedere in maniera effettiva ai rimedi previsti, come ad esempio il risarcimento del danno, la riduzione del prezzo, fino alla risoluzione del Contratto.
NUOVI STANDARD DI TRASPARENZA
I Consumatori dovranno essere informati se il prezzo loro richiesto è stabilito da un sistema automatizzato, se stanno contrattando con un Venditore professionista o un Privato e se perciò si applicano le tutele nei confronti del Consumatore.
COSA CAMBIA PER GLI ECOMMERCE
Oltre alla nuova normativa sulle Recensioni, gli Ecommerce dovranno, se non lo avevano già fatto, modificare i propri termini di vendita inserendo le spiegazioni, ora dovute al Consumatore, relativamente ai criteri di ricerca e selezione con cui opera il proprio sito web. Ad esempio dovranno spiegare in maniera chiara il significato attribuito a certe parole chiave, o i criteri assegnati a certi termini, che ad esempio determinano un migliore posizionamento di un prodotto, in una determinata ricerca sul web.
NUOVE SANZIONI
Per le pratiche commerciali scorrette e gravi infrazioni alla regolamentazione di cui ai punti precedenti, viene aumentata la sanzione massima, che passa da 5 a 10 ml. di euro, sul modello di quelle introdotte dal GDPR. Il criterio introdotto per la misurazione della sanzione è stabilito nel 4% sul fatturato annuo in Italia, ottenuto da parte del Venditore.
Nonostante la tardiva ricezione nell’Ordinamento italiano, la Norma si presenta come molto significativa nella gestione dei rapporti tra Ecommerce, Consumatori e Ordinamento giuridico. I Venditori dovranno cambiare e migliorare le loro Condizioni di vendita e adattarle a quelle già in vigore da mesi nella maggior parte dei Paesi membri. Per i Consumatori invece rappresenterà un importante scudo contro i possibili lati oscuri del commercio elettronico.
A cura di
dr. Carlo Maria Venturi
DPO e Ufficio Legale