Questo interessante articolo di Repubblica tratta il tema della riparabilità e durata degli elettrodomestici che ha uno stretto rapporto con la qualità e la garanzia degli stessi.
Garanteasy segue con attenzione l’evoluzione di tutte le norme che riguardano le garanzie, la gestione post-vendita dei beni di consumo e le evoluzioni che possono avere un impatto sul funzionamento dell’ecosistema delle garanzie e, in particolare, sui consumatori.
In questo articolo si possono vedere gli effetti prospettici della nuova normativa ma soprattutto si evidenzia il fatto che i consumatori desiderano prodotti di maggior qualità quindi durata. La nuova normativa (Regolamento 2021/341), infatti, è volta a favorire la riparabilità dei beni, obbligando i produttori a rendere disponibili sul mercato i pezzi di ricambio e i manuali di manutenzione per 7/10 anni dopo l’immissione sul mercato, allo scopo di minimizzare la dismissione, evitare danni economici superiori al consumatore e specialmente dare un importante contributo alla sostenibilità ambientale di tutto il comparto.
Il risultato atteso è: meno soldi spesi, meno elettrodomestici costruiti e conseguentemente da riciclare, tonnellate di emissioni evitate e specialmente per noi, possibili nuove politiche sulla garanzia da parte dei produttori. L’evoluzione che ci attendiamo nel medio periodo è quindi che, ferma restando la garanzia legale, i produttori concederanno garanzie commerciali commisurate alla durata dei pezzi di ricambio e delle parti che per legge dovranno essere riparabili.
L’obsolescenza programmata dovrebbe quindi sparire almeno in riferimento ai brand più importanti e venduti, i prossimi temi all’ordine del giorno saranno l’allargamento di questo regime anche all’elettronica di consumo, per il momento esclusa, e l’allungamento della durata della garanzia legale per i beni oggetto del Regolamento EU.
A cura di
dr. Carlo Maria Venturi
DPO e Ufficio Legale
